Le attività preliminari del revisore prima dell’accettazione dell’incarico

Pubblicato il: 23/09/2025 – 8:00

A cura di: Redazione Fiscalrevisione

Un momento cruciale per il revisore è rappresentato dalle attività preliminari che precedono l’accettazione dell’incarico. Questa fase, spesso sottovalutata, costituisce una garanzia sia per il revisore che per la società, perché consente di verificare la sussistenza dei presupposti professionali, etici e organizzativi indispensabili a svolgere la revisione con qualità e indipendenza.

Verifica dell’indipendenza
La prima attività riguarda la valutazione dell’indipendenza. Il revisore deve accertare che non vi siano:
•partecipazioni dirette o indirette nel capitale della società;
•rapporti personali significativi con amministratori, sindaci o soci di controllo;
•incarichi di consulenza continuativi o legami economici che possano compromettere l’imparzialità;
•pressioni o condizioni esterne che limitino l’autonomia di giudizio.
Ogni potenziale minaccia all’indipendenza va analizzata e documentata. Se non è possibile adottare misure di salvaguardia adeguate, l’incarico non deve essere accettato.

Valutazione delle competenze e delle risorse
Un incarico di revisione può variare notevolmente in base a dimensioni, settore e complessità dell’impresa. Per questo il revisore deve chiedersi se dispone di:
•competenze specifiche sul settore di attività (es. industria, servizi, no-profit);
•risorse tecnologiche e metodologiche idonee a garantire un lavoro conforme ai principi ISA Italia;
Accettare un incarico senza risorse adeguate significa esporsi a carenze nella qualità del lavoro e a responsabilità professionali.

Conoscenza preliminare dell’impresa
Il revisore deve acquisire una prima conoscenza dell’impresa e del contesto in cui opera, attraverso:
•analisi degli ultimi bilanci e relazioni degli organi sociali;
•esame dello statuto e delle delibere assembleari;
•raccolta di informazioni su governance, struttura organizzativa e sistemi di controllo interno;
•valutazione del settore economico e dei principali fattori di rischio.
Questa attività permette di stimare la complessità dell’incarico e pianificare in maniera preliminare le ore di lavoro necessarie.

Valutazione dell’integrità della direzione
La revisione richiede un rapporto di collaborazione con gli amministratori e con la direzione aziendale. Per questo motivo, il revisore deve valutare l’integrità e l’affidabilità dei responsabili della società.
Indici di rischio sono, ad esempio:
•reticenza o poca trasparenza nel fornire informazioni;
•precedenti di comportamenti non corretti;
•conflitti tra soci o governance debole.
In presenza di segnali negativi significativi, è prudente non accettare l’incarico.

Definizione e formalizzazione dell’incarico
Prima dell’accettazione, il revisore deve esaminare i termini proposti e concordare con la società:
•la durata dell’incarico;
•il compenso, determinato in base a dimensioni, rischi e ore di lavoro stimate;
•l’oggetto e la portata della revisione;
•le responsabilità rispettive di revisore e direzione.
Tutti questi aspetti devono essere riportati nella lettera di incarico, documento che formalizza l’accordo e costituisce il fondamento del rapporto professionale.

Documentazione delle valutazioni
Le attività preliminari non devono restare informali: ogni analisi svolta dal revisore va documentata. Questo non solo consente di dimostrare il rispetto degli obblighi normativi e deontologici, ma rappresenta anche uno strumento utile in caso di contestazioni.

Conclusioni
Le attività preliminari non sono meri adempimenti formali, ma il fondamento dell’incarico di revisione.
Verificare l’indipendenza, la disponibilità di competenze e risorse, la conoscenza dell’impresa e l’integrità della direzione consente al revisore di assumere l’incarico in modo consapevole e responsabile.
Una corretta formalizzazione tramite lettera di incarico garantisce chiarezza nei rapporti e tutela reciproca.
In sintesi, queste verifiche iniziali proteggono il revisore da rischi professionali e assicurano alla società un controllo serio, indipendente e di qualità, a beneficio non solo dei soci ma dell’intero sistema economico.

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