Revisori e dichiarazioni fiscali obblighi e responsabilità.

Pubblicato il: 30/09/2025 – 8:00

A cura di: Redazione Fiscalrevisione

Con l’approssimarsi delle scadenze fiscali, i revisori legali e i sindaci-revisori si trovano a dover affrontare un adempimento peculiare: la sottoscrizione delle dichiarazioni fiscali delle società che assistono. Si tratta di un obbligo previsto da norme specifiche e non dai principi di revisione (ISA Italia), con implicazioni operative e responsabilità da gestire con attenzione.

Ambito dell’obbligo

Sono tenuti alla sottoscrizione:

  • revisore unico;
  • società di revisione;
  • sindaco unico con incarico di revisione legale;
  • collegio sindacale incaricato della revisione legale.

Le dichiarazioni che richiedono la firma del revisore sono:

  • modello Redditi;
  • modello IRAP;
  • modello CNM (Consolidato Nazionale Mondiale);
  • modello 770.

Non rientra invece la dichiarazione IVA.

Portata della sottoscrizione

È importante sottolineare che la sottoscrizione non equivale a un visto di conformità e non implica alcuna responsabilità sull’interpretazione della normativa tributaria o sulla correttezza della compilazione del modello.

Controlli richiesti

Il revisore deve comunque svolgere alcune verifiche minime, collegate alla normale diligenza professionale:

  • per modelli Redditi, IRAP e CNM: riscontro dei dati dichiarati con le scritture contabili; analisi della continuità dei valori rispetto all’esercizio precedente;
  • per modello 770: confronto dei dati con la contabilità e riscontri a campione delle ritenute operate.

Tali controlli devono essere documentati, anche con l’ausilio di check-list e carte di lavoro.

Questioni particolari: avvicendamento dei revisori

Un aspetto delicato si verifica in caso di sostituzione del revisore dopo l’approvazione del bilancio. In questi casi, le istruzioni ai modelli fiscali stabiliscono che la sottoscrizione spetti al soggetto che ha firmato la relazione di revisione sul bilancio di riferimento.


Per i collegi sindacali, ciascun membro deve sottoscrivere con il proprio codice fiscale e la qualifica di incaricato della revisione.

Strumenti di tutela

Prima della firma, è consigliabile che il revisore richieda agli amministratori una lettera di attestazione che confermi l’avvenuta predisposizione della dichiarazione sulla base dei dati contabili. Questo documento rappresenta una salvaguardia utile in caso di contestazioni.

Conclusioni

La sottoscrizione delle dichiarazioni fiscali da parte dei revisori non equivale a un controllo tributario approfondito, ma è un adempimento formale che attesta il collegamento tra bilancio revisionato e dichiarazioni.

La corretta gestione di questa attività passa da tre punti chiave:

  1. chiarezza sui limiti della responsabilità del revisore;
  2. svolgimento di controlli minimi ma documentati;
  3. adozione di strumenti di tutela (check-list e lettere di attestazione).

In questo modo, l’obbligo di sottoscrizione viene assolto nel rispetto delle norme, salvaguardando l’indipendenza e la professionalità del revisore.

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