Se ne va il maestro Ennio Morricone. Forse non è un caso che, sulle sue memorabili note e con i tempi di una dissolvenza finale, ci abbandoni anche l’ultimo briciolo di senno del nostro legislatore
Con l’approvazione di un emendamento al Decreto Rilancio diventa infatti ufficiale il rinvio di due anni per l’obbligo di nomina dell’organo di revisione nelle società a responsabilità limitata.
Però, a differenza delle meravigliose colonne sonore del compositore che accompagnavano celebri film, non è ancora chiaro chi siano il Buono, il Brutto e il Cattivo. O meglio, possiamo provare a fare qualche ipotesi sul Brutto: è il revisore, a cui si chiede di essere indipendente ma di non esagerare con i compensi, si chiede di entrare in carica a dicembre, dimettersi a marzo e farsi revocare a luglio, in un turbine di schizofrenia normativa che, al solito, premia i furbi e penalizza gli onesti? È molto probabile che l’identikit corrisponda.
Pochi dubbi sembrano esserci sull’interprete del Cattivo: chi altri se non questo stato Leviatano, in pieno trip ossessivo-normativo, può incarnare il ruolo con convinzione? Del resto non sarebbe che l’ultima delle bravate fatte ai danni dei corpi intermedi della nostra società. L’elenco è lungo e la sceneggiatura piuttosto triste.
Rimane il Buono e qui, in tutta sincerità, si fatica ad assegnare la palma di attore protagonista.
Di certo non ha gli occhi di ghiaccio di Clint Eastwood.
Perché di buono c’è poco, molto poco, nel merito di una decisione che tratta gli organi di controllo come scomodi e costosi orpelli e le imprese come vacche da mungere.
Salvo poi, al primo fallimento pesante e rumoroso, sentire l’accorta predica di qualche benpensante, dove si pontifica che questo non sarebbe successo se gli organi di controllo avessero vigilato o se ci fossero almeno stati, gli organi di controllo.
Contrariamente a quanto si possa pensare, chi esce sconfitto non è il professionista revisore o l’azienda senza una bilanciata struttura di vigilanza. La sconfitta è tutta dello stato, ormai in perenne crisi di fiducia.
E non bastano le migliori orchestre del mondo per eseguire la partitura della sua prematura scomparsa.
Pubblicato il: 2020-07-07 05:57:38