Le verifiche di fine anno del revisore legale

Pubblicato il: 28/10/2025 – 8:00

A cura di: Redazione Fiscalrevisione

La fase di chiusura dell’esercizio rappresenta per il revisore legale un momento cruciale dell’intero processo di revisione contabile. 

Le verifiche di fine anno costituiscono il momento conclusivo di un percorso che si sviluppa lungo tutto l’arco dell’anno con le verifiche periodiche sull’andamento della gestione, sul sistema dei controlli interni e sulla regolare tenuta della contabilità. In questa fase, il revisore è chiamato a “chiudere il cerchio”, validando le informazioni contabili e finanziarie prodotte dall’impresa, valutando la continuità aziendale e predisponendo successivamente la relazione finale al bilancio.

Il quadro normativo di riferimento

Le verifiche di fine anno trovano fondamento nel D.Lgs. 39/2010, che disciplina la revisione legale dei conti, e nei principi di revisione ISA Italia, emessi dal MEF e dal CNDCEC, che ne definiscono le modalità operative.

L’art. 14 del D.Lgs. 39/2010 stabilisce che il revisore debba esprimere, con apposita relazione, un giudizio sul bilancio d’esercizio, attestando se esso rappresenti in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, finanziaria ed economica della società. L’art. 14, comma 2, lettera b) impone inoltre di verificare la regolare tenuta della contabilità e la corretta rilevazione dei fatti di gestione.

Gli ISA Italia – in particolare i principi 315, 330, 500, 530, 570 e 700 – forniscono le linee guida sulle modalità di raccolta degli elementi probativi, la valutazione del rischio, il campionamento e la formulazione del giudizio finale.

La combinazione tra norme legislative e principi professionali impone al revisore un approccio metodico, documentato e coerente, nel rispetto dei principi di diligenza, indipendenza e professionalità.

Gli obiettivi delle verifiche di fine anno

Le verifiche di fine anno hanno lo scopo di:

1. Confermare la correttezza e completezza delle scritture contabili e la loro coerenza con il bilancio d’esercizio;

2. Accertare la veridicità e la ragionevolezza delle valutazioni di bilancio, inclusi ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni;

3. Verificare la continuità aziendale e la capacità dell’impresa di operare per almeno 12 mesi successivi alla data di bilancio;

4. Valutare la coerenza della nota integrativa e della relazione sulla gestione con il bilancio e con le risultanze delle verifiche effettuate;

5. Raccogliere la documentazione necessaria per la redazione della relazione del revisore legale e dei verbali delle verifiche periodiche.

Il revisore deve quindi pianificare e svolgere un insieme di procedure di revisione finali mirate a ridurre il rischio di revisione a un livello accettabilmente basso, così da poter esprimere un giudizio affidabile sul bilancio.

Le principali aree di verifica

Durante le verifiche di fine anno, l’attenzione del revisore si concentra su alcune aree chiave di bilancio, che tipicamente presentano maggiori rischi di errore o stima. 

In particolare:

a) Cassa e disponibilità liquide

b) Crediti commerciali

c) Rimanenze di magazzino

d) Immobilizzazioni materiali e immateriali

e) Debiti e fondi rischi

f) Ricavi e costi

g) Imposte e tributi

Inoltre, uno dei compiti più delicati del revisore, nella fase finale dell’esercizio, è la valutazione della continuità aziendale (ISA Italia 570). Il revisore deve accertare se la società sia in grado di proseguire la propria attività per almeno 12 mesi dopo la data di bilancio.

A tal fine:

  • Esamina il budget economico-finanziario e i flussi di cassa prospettici;
  • Valuta la sostenibilità dei debiti a breve termine;
  • Considera eventuali indicatori di crisi o piani di risanamento;
  • Discute con gli amministratori i presupposti della continuità e le loro valutazioni.

Se emergono incertezze significative, il revisore dovrà:

  • Richiedere informazioni integrative;
  • Verificare l’adeguatezza dell’informativa in nota integrativa;
  • Valutare se esprimere un giudizio con rilievo o avverso, o aggiungere un paragrafo di richiamo d’informativa.

Conclusioni

Le verifiche di fine anno rappresentano il momento più impegnativo e significativo dell’attività del revisore legale. Esse richiedono competenza tecnica, giudizio professionale e indipendenza di valutazione, poiché dal loro esito dipende la credibilità del bilancio d’esercizio.

In un contesto economico sempre più complesso e regolamentato, la figura del revisore assume un ruolo strategico di garante della trasparenza e della fiducia nei rapporti economici.

Una corretta pianificazione, l’applicazione coerente dei principi ISA Italia e una documentazione puntuale sono le chiavi per svolgere le verifiche di fine anno in modo efficace e conforme alle migliori pratiche professionali.

In definitiva, la revisione contabile non è solo un adempimento formale, ma uno strumento di valore aggiunto per l’impresa, in grado di migliorare la governance, la gestione del rischio e la qualità dell’informazione economico-finanziaria.

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