A partire dal prossimo anno, inizieranno i controlli di qualità sull’attività dei revisori legali. A preannunciarlo è stato Raffaele Marcello, Consigliere del CNDCEC delegato alla materia, intervenuto al recente evento tenutosi a Taranto dal titolo “La Revisione Legale nelle Imprese di minori dimensioni alla luce del nuovo codice della crisi d’impresa”.
Il CNDC sta lavorando con il Ministero per un avvio graduale dei controlli di qualità. L’ipotesi non ancora resa nota, pare prevedrà un avvio dei controlli a partire dal 2020 con oggetto gli incarichi di revisione legale sui bilanci 2019. Il CNDC sta agendo a una introduzione graduale anche per quanto riguarda le sanzioni, prevedendo nei primi controlli solo richiami e suggerimenti per le eventuali irregolarità riscontrate, mentre a partire dall’anno 2020 si procederà ad una piena applicazione del dettato legislativo e quindi anche l’applicazione delle sanzioni previste dalla normativa.
Ad oggi non sono stati identificati i soggetti chiamati a effettuare i controlli, ed è stata smentita l’ipotesi che vedeva protagonisti gli esponenti della Guardia di Finanza deputati a svolgere tale incarico.
Nonostante non siano stati individuati i soggetti atti ad espletare la fase dei controlli di qualità, si ricorda che l’art. 20 del D.lgs. n. 39/2010, al comma 6, declina quali siano le caratteristiche dei soggetti da incaricare ai fini del controllo di qualità: deve trattarsi di persone fisiche con adeguata formazione ed esperienza professionale in materia di revisione dei conti e di bilancio, nonché di una formazione specifica in materia di controllo della qualità.
Il comma 12 del citato art. 20 dispone che la selezione delle persone fisiche da assegnare a ogni singolo incarico di controllo di qualità debba avvenire in base ad una procedura obiettiva volta ad escludere ogni conflitto di interesse con i revisori assoggettati al controllo.
In merito all’individuazione degli “ispettori qualità” l’ipotesi su cui si sta lavorando è che i soggetti individuati rispettino i seguenti due parametri:
- Indipendenza, nel senso che nel momento in cui sono chiamati a fare gli ispettori tali soggetti non potranno ricoprire altri incarichi di revisione;
- adeguata competenza.
In occasione dell’ispezione, il soggetto sottoposto a controllo della qualità è tenuto a collaborare con il soggetto incaricato del controllo. In particolare, il primo è tenuto a consentire al secondo l’accesso ai propri locali, a fornire informazioni, a consegnare i documenti e le carte di lavoro richiesti.
L’ispettore redige una relazione contenente la descrizione degli esiti del controllo e le eventuali raccomandazioni al revisore legale di effettuare specifici interventi, con l’indicazione del termine entro cui tali interventi sono posti in essere. Il revisore legale, a sua volta, provvede a effettuare gli interventi indicati nella relazione, entro il termine nella stessa definito.
Un’idonea organizzazione del lavoro del revisore garantisce il buon esito del controllo di qualità
L’implementazione di un adeguato e corretto sistema di controllo della qualità oltre a permettere di superare con esito positivo le ispezioni dell’autorità di controllo potrà determinare la riduzione del rischio di incorrere in errori, a causa dell’espletamento di controlli più numerosi ed efficaci e il miglioramento degli standard operativi e della redditività. In sostanza, viene incrementata l’efficienza nell’espletamento degli incarichi.
La qualità del lavoro del revisore deve essere perseguita anche al fine di migliorare l’ambiente di lavoro del team dell’incarico, poiché chi è chiamato a svolgere l’incarico di revisione legale deve operare in un ambiente efficiente, ben gestito, capace di offrire supporto e guida formativa, oltre che motivazione e riconoscimento personale.
Si ricorda, che attraverso le procedure del controllo di qualità, si intenderà favorire la crescita della reputazione professionale del singolo professionista e della sua rete, con conseguente maggiore facilità di acquisizione di nuovi clienti e la rispettiva fidelizzazione.
In aggiunta, è fondamentale percepire il controllo di qualità quale fase destinata a favorire la riduzione del c.d. litigation risk, ossia del numero degli eventuali reclami da parte dei clienti con possibili risvolti legali o richieste di risarcimento, con conseguente maggiore tranquillità per il professionista e il suo team.
Pubblicato il: 2019-10-14 19:18:12